Marrakech è il caos della sua stessa Medina. Il sapore del tè verde alla menta, il vocío continuo di Piazza Jamì el Fna. L'odore forte e pungente delle spezie, l'Islam che avvolge la storia delle mura della città e le preghiere dai minareti alla moschea. I tatuaggi all'hennè e la magia dei riad, il giallo rossastro dei colori circostanti. Marrakech é bellezza, esotica, sconcertante e disordinata.

Amata o odiata, senza mezzi termini; le cronache dei viaggiatori si scontrano con pareri discordanti, entusiasti o delusi. Tuttavia, c'è una cosa che bisogna aver chiara prima di intraprendere un viaggio in questa terra: aprire la mente. Pur essendo molto conosciuta a livello turistico, Marrakech resta pur sempre una città peculiare, in grado di conservare tradizioni e dove i pregiudizi vengono assorbiti da un ritmo di vita completamente diverso da quello europeo.

Ti suggeriamo una piccola guida per visitare Marrakech in 3 giorni:

- Piazza Jamì el-Fna

La piazza principale di Marrakech, un enorme spazio aperto nel pieno centro della Medina.

Usalo come punto di riferimento per orientarti in città e per tutto il viaggio. Qui è possibile trovare di tutto, ma veramente di tutto: venditori ambulanti, bancarelle di bevande e succhi di frutta, specialità marocchine, caffetterie con eleganti tavolini all'aperto, tatuatori di hennè, incantatori di serpenti, musicisti, danzatori, "dentisti" e molti altri cacciatori di turisti.

Dalla piaza Djeema el Fna potrai arrivare facilmente ai principali mercatini e suq di Marrakesh.

Se ti infastidisce la folla e i negozianti e venditori insistenti (pratica questa della contrattazione molto comune) , meglio cambiare zona. Ma al tramonto è questo il posto più suggestivo, grazie al moltiplicarsi di bancarelle di pietanze tipiche, artisti di strada e musicisti, richiamo per locali e visitatori d'ogni sorta.

- La Moschea Koutoubia

Il minareto della Moschea è il grande simbolo di Marrakech. Si tratta dell'edificio più alto, visibile praticamente da qualsiasi punto della città. Purtroppo non è possibile visitare il suo interno, poiché l'ingresso é vietato ai non musulmani, cosi come nella maggior parte delle moschee marocchine.

Nessun problema per passeggiare tra i giardini che circondano la Moschea di Koutoubia, molto simile tra l'altro alla famosa Giralda di Siviglia, che da Koutoubia trasse ispirazione.

- Palais de la Bahia

Il palazzo Bahia è il monumento d'interesse turistico per eccellenza, per la sua impressionante archittettura e lo stile opulento nelle decorazioni esterne. Per chi l'avesse visitata, molto simile all'Alhambra di Granada. Al suo interno un molteplice labirinto di corridoi che si snodano tra appartamenti dai soffitti lignei,sale e cortili piastrellati, ognuno con motivi decorativi classici e diversi. Si tratta di un palazzo molto grande, e solo alcuni ambienti e sale sono tuttora aperti al pubblico. Una curiosità: la costruzione di questo palazzo arabeggiante risale al 19mo secolo, esclusivamente per accogliere il visir e le sue donne in un grande harem.Noveau-Riche

Si raccomanda una visita guidata con una guida locale.

- Tombe dei Saaditi

Sorte per ospitare gli eredi di Maometto, oggi accolgono le spoglie della famiglia reale dopo essere sopravvissute alle razzie di Moulay Ismail, che temeva di disturbare i defunti. Decorate da mosaici datati alla fine del XVI secolo, si trovano all'interno di un giardino chiuso al quale si arriva grazie a una stretta stradina accanto alla moschea della Kasbah. Nel Mausoleo principale si trova la tomba del sultano Ahamad al Mansur e della sua famiglia. I tre mausolei (uno dedicato alle donne, uno agli uomini, uno ai bambini) sono stati scoperti nel 1917.

- Scuola coranica Madrasa di Ben Youssef

Situata accanto al Palais de la Bahia, la scuola coranica Madrasa di Ben Youssef è forse il luogo di interesse turistico più importante per un turista: il suo cortile e la sala per la preghiera impressionano il visitatore per la bellezza delle decorazioni ricche di dettagli e policromie capaci di conservare nel tempo anche l'atmosfera tranquilla e meditativa che la caratterizza l'ex collegio teorico più importante del Marocco e del Nord Africa.

- Il Giardino di Majorelle

Il rinomato giardino prende il nome dall'artista francese Jacques Majorelle, trasferitosi a Marrakechnel 1919. Ospita vari tipi di piante e cactus, bambú, noci di cocco, palme e bougainville rosa e viola che circondano un villa in stile liberty dipinta di un colore blu intenso, lo stesso che poi diede vita alla definizione di "Blue Majorelle". Oggi il giardino è di proprietà dello stilista Yves Saint-Laurent, che lo acquistó nel 1980.

Lasciati avvolgere dal calore e dall'atmosfera di Marrakech in un viaggio che non ti lascerà indifferente...