Saragozza, l'antica capitale dell'antico regno di Aragona

Capitale dell’Ebro e luogo sopra il quale s’innalza la Basilica del Pilar –e dove si trovano gli affreschi di Goya che ne decorano alcune delle pareti interne-, Saragozza è una città storica (basta contemplare i segni lasciati dall’artiglieria francese, in via Palomar 8, durante la Guerra d’Indipendenza; in realtà ve ne sono più di trenta in tutta la città) e con un grande e ricco patrimonio… anche se non troppo conosciuto, se facciamo riferimento a quel giornalista del giornale britannico The Indipendent, che parlava di Saragozza come “Il segreto occulto della Spagna”. È vero che molti comparano la capitale d’Aragona ad Angelica Huston, un’attrice considerata bella da molti e brutta da altrettanti.

Limitiamoci al suo spirito segreto, con quegli aspetti ancora non del tutto svelati che, però, poco a poco, vengono scoperti… aspetti come il Teatro Romano o la Porta Romana che, ancora sotterrata, aspetta sotto i resti di una chiesa sconsacrata. Il fatto è che la Saragozza romana, Caesaraugusta,

era molto grande –le terme, il porto fluviale o il foro, ne sono una parte- . Ci sono addirittura degli storici che pensano che Saragozza fu più grande di ciò che si pensa. Se il passato romano di Saragozza contribuì a costruire una parte importante del suo pedigril, lo stesso ha fatto, anni più tardi, Goya, che lavorò intensamente nella città, vivendo in sette case, delle quali solo si conserva quella che si trovava al numero 4 della chiesa di San Miguel. Qui che visse il giovane Francisco Goya prima di viaggiare a Saragozza.

Non lontano si trova il Museo Camón Aznar, ristrutturato e modernizzato, in cui si mostra la magnifica opera del pittore che nacque nella vicina località di Fuentedotos. Un’eccellente mostra di pitture e incisioni di Goya pendono dalle pareti di uno dei pochi palazzi del Rinascimento che, prima per i cannoni francesi e poi per i picconi degli speculatori, riuscì a salvarsi prima di scomparire per sempre.

Dopo essere entrati nelle Basilica del Pilar o essersi avvicinati per ammirare la sua parte esterna –per vedere gli affreschi di Goya bisogna entrare dentro- la cosa da fare è dirigersi a El Tubo, una zona mitica per il tapeo (mangiare tapas), i panini, le birre o ciò che si preferisce.