Torino

“Abbracciata da un orizzonte alpino, che sembra un ibrido tra Parigi e New York”, così veniva descritta Torino in un articolo del How to Spend It, del Financial Times. Il perché di tali parole è semplice: il piano urbanistico della città, così regolare e composto, ha poco a che vedere con quello di altre città storiche italiane che presentano, invece, una struttura molto più caotica e disordinata.

Ma Torino rimane pur sempre una città italiana, una splendida città italiana, e come tale si ritrovano tutti gli elementi che da sempre caratterizzano il Bel Paese: cultura, arte, storia e, ovviamente, un’ottima gastronomia.

Ma facciamo un passo indietro, torniamo per un attimo al III secolo a.C quando iniziarono i primi insediamenti delle tribù “taurine” lungo le rive del Po e poi, con l’espansione dell’Impero Romano, la città divenne una vera e propria postazione militare che, con Augusto (29 -28 a.C), prese il nome di Augusta Taurinorum. Quando il colosso romano cadde, Torino passò di mano in mano: dai Goti, ai Longobardi e ai Franchi. Arrivò dunque il periodo dei Savoia e dopo un’intricata vicenda di lotte e alleanze, Torino ne divenne un suo feudo.

All’inizio del XV secolo le province sabaude vennero unite e Torino che ne divenne la capitale. Poi fu la volta dei francesi, con Francesco I, ma dopo trent’anni i Savoia se la ripresero. Arriviamo così al 1620, quando Carlo Emanuele I iniziò il primo ampliamento della città che ci riporta a ciò che si diceva all’inizio di questo testo: si sviluppa un modello di città ordinata.

Tra il Seicento ed il Settecento la cultura e l’arte fioriscono, como succede quando la primavera bacia una campo di fiori. Il Barocco piemontese vede protagoniste alcune delle figure più illustri di tale corrente (Ascanio Vitozzi, Filippo Juvarra o Carlo e Amedeo Castellamonte). Con l’unità d’Italia, nel 1861, Torino diviene la capitale (dal 1861 al 1864) ed è qua che inizia ad intraverdersi il suo carattere industriale.

Ora che avete chiari, a grandi linee, i cenni storici di Torino, possiamo passare ad elencare i suoi luoghi must see:

Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja: si trova in Piazza Castello, nel pieno centro storico, e in esso si accoglie il Museo Civico di Arte Antica di Torino (dal 1934). La sua collezione comprende oltre settantamila opere, dal Medioevo, al Rinascimento fino al Barocco, tra ceramiche, porcellane, sculture, pitture, avori e arredi. I quattro piani del palazzo si suddividono per collezioni ed opere, per cui il materiale esposto è talmente vasto che avrete bisogno di un bel po’ di ore per visitarlo tutto e godervelo appieno.

Palazzo Reale: è la più importante residenza sabauda della regione, anch’esso ubicato in Piazza Castello, da cui nascono le principali vie del centro: Via Po, Via Roma, Via Garibaldi e Via Pietro Micca. È parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, così come il precedente Palazzo Madama, e venne progettato dal già citato Ascanio Vitozzi, tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Dopo la morte di quest’ultimo, i lavori proseguirono capeggiati dal già citato Carlo Castellamonte. Gli interni del palazzo e i Giardini del Parco Regio, che si estendono dietro ad esso e che sono opera di André Le Nôtre, meritano di essere visitati con calma e tempo a sufficienza.

Duomo: si trova vicino al Teatro Romano, dunque al Parco Archeologico di via Settembre XX. L’edificio attuale venne realizzato in stile rinascimentale; per molti di voi sarà già noto perché al suo interno si custodisce la Sindone. Chi invece non dovesse sapere cos’è, è un lenzuolo di lino che secondo la tradizione sarebbe quello che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro (ma non è ancora stato provato definitiavamente).

Palazzo Scaglia di Verrua: uno dei pochi edifici di Torino che ha mantenuto la struttura rinascimentale originale, non sono presenti dunque “incursioni” barocche. Qua troverete affeschi e l’unico esempio di facciata rinascimentale presente nella città.

Dunque, facendola breve, che si fa per dire vista la lunghezza del testo, Torino è cultura e storia. Lasciatevi trascinare dal suo fascino, camminate per le sue strade del centro godendovi semplicemente cotanta bellezza... sarà lei stessa a condurvi in un viaggio a ritroso nel tempo, tra re, imperatori e grandi signori della nobiltà passata.

Ah, e tra un passo e l’altro, non dimenticatevi di fare tappa al Caffè Torino, in Piazza San Carlo, per assaporare uno dei migliori caffè della città, nota anche per l’arte del saper fare il caffè.